Non sono un critico cinematografico.
Adesso che ho messo le mani avanti posso procedere con questo post in cui vi racconto cosa ne penso del film di Colapesce e Di Martino. Con l’audace regia di Zavvo Nicolosi, già all’opera con il duo musicale per Musica Leggerissima e Splash, questa produzione cinematografica mi è piaciuta.
Sono andata a vedere “La primavera della mia vita” inizialmente solo perché mio fratello Edoardo ha partecipato in veste di comparsa (potete vederlo negli ultimi dieci minuti di proiezione), ma poi sono rimasta piacevolmente colpita da tantissimi fattori che inizialmente non avevo preso in considerazione.
1- La colonna sonora | mi aspettavo una sorta di tributo alla carriera musicale di Colapesce e Di Martino ma così non è stato. Trovate la playlist su Spotify
2- Il film è stato girato quasi tutto a Siracusa e quindi ho potuto individuare tantissimi luoghi durante la visione al cinema
3- Per il motivo di cui sopra ho riconosciuto molti volti a me noti (oltre mio fratello)
4- La partecipazione di Madame è interessante e quella di Vecchioni divertente
5- La pellicola è agrodolce come le loro canzoni. Una riflessione matura e un po’ triste sulla società di oggi, con particolari riferimenti alla Sicilia, ma travestita da commedia
6- Il finale mi ha commossa
Lo consiglio? Assolutamente si! L’atmosfera ricorda un po’ lo stile di Wes Anderson e, nonostante i protagonisti non siano attori di professione, trovo Lorenzo Colapesce e Antonio Di Martino perfetti nei loro ruoli. Il filo conduttore del film è quello di “tagliare i rami secchi” per poi rinascere tornando alla terra. Sentitevi liberi di interpretarlo come meglio preferite, credo che in fondo ognuno di noi possa far suo questo insegnamento adattandolo alla propria esistenza.
0 Comments