Le luci nelle case delle persone, le finestre e tutto il resto

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Quando ero giovane, ok diciamo più giovane di adesso, nel week-end rincasavo molto tardi. Andavo a ballare con le amiche, trascorrevo fuori intere notti e mi capitava spesso di tornare a casa, quella in cui sono cresciuta e nella quale ho vissuto fino al 2013, a notte fonda.

Ogni volta che facevo le ore piccole mi assaliva una sensazione di angoscia, una stretta alla bocca dello stomaco apparentemente inspiegabile. Ero di buon umore per la serata appena trascorsa eppure, arrivata dalle parti di casa mia, subito si scatenava in me questa misteriosa reazione. Con il tempo ho capito che il fatto di essere l’unica persona sveglia in zona, almeno per quanto ne sapevo, mi preoccupava inconsciamente. Per alleviare questa sensazione disturbante iniziai ad alzare la testa, sollevando lo sguardo verso i condomini che circondavano il mio e ogni qual volta scorgevo una finestra illuminata subito mi tranquillizzavo.

Le finestrelle illuminate di notte quindi mi hanno sempre donato una sensazione di pace, eppure fermandomi a riflettere difficilmente mi sono trovata sveglia di notte per motivi piacevoli. Malanni vari di mia figlia, malanni vari miei, brutti pensieri, un litigio con qualcuno a cui tengo, il tunnel carpale quando ero incinta, la polizia che ci ha citofonato la notte di Pasqua di quattro anni fa… ma no, forse questa storia me la conservo per un’altra volta!

Dunque se avessi un po’ di sale in zucca non dovrei essere affascinata dalle finestre illuminate alle 3 o alle 4 del mattino, ma tant’è…

Mi piace pensare a una donna in vestaglia davanti alla tv, a un panettiere che si prepara per andare al lavoro, a una coppia felice che ha fatto le ore piccole per chissà quale motivo. Quante storie potrebbero esserci dietro a una finestrella illuminata questa notte, magari proprio tu affacciandoti noterai una luce nel palazzo di fronte e potrai immaginare decine di scenari.

I tuoi dirimpettai, dal canto loro, probabilmente staranno solo facendo pipì!

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