Non so disegnare e neanche cantare ma…

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Qualche giorno fa Vittoria mi ha chiesto di disegnare qualcosa per lei. Non sono brava a disegnare, così mi sono lasciata ispirare da ciò che lei stava guardando in tv: Lilo & Stitch. Ho iniziato ad abbozzare palme, cocchi, isolotti, mare, sole e persino un delfino, sembrava il disegno di una bambina di terza elementare ma ai suoi occhi era meraviglioso.

MAMMA SEI BRAVISSIMA!

Così ho ripensato a quante volte nella mia vita, soprattutto da giovanissima, mi è stato attribuito un talento che in realtà non avevo.

In terza media il prof di musica venne sostituito da una professoressa bionda e simpatica, della quale adesso non ricordo il nome. Ero abituata a “suonare” la diamonica per un insegnante taciturno e dalle poche pretese, mi ritrovai in cattedra una cantante lirica con la passione per i cori e gli assoli dei suoi alunni.
Nessuno sa come e soprattutto perché ma venni presa nel coro e, dopo aver ricevuto dalla prof un complimento che non dimenticherò mai nella mia vita (che bella somigli a Brooke Logan), diventai addirittura solista. 

Sempre alle medie ho vissuto la mia “High School Musical era” con un preside che se la sentiva liceo americano. Senza se e senza ma un giorno riunì in cortile quelli che, secondo lui (e secondo gli insegnanti), erano gli alunni con comprovate doti artistiche: tra questi c’ero anche io e dovevamo dipingere sul muro di cinta della scuola un murales. Il tema erano i fiori, l’obiettivo ricreare una sorta di giardino perenne. Disegnai un tulipano, terribile, mi vergognai perché tra i convocati in questa squadra di pseudo artisti c’era anche il ragazzo che mi piaceva e lui, al contrario di me, sapeva disegnare davvero!

Sempre a opera dello stesso preside venne organizzata una sorta di sfilata di carnevale con competizione. Io scelsi di vestirmi da punk con i jeans strappati e i capelli colorati (insomma come vado in giro adesso) e per il solo fatto di aver partecipato vinsi una vacanza premio, una gita scolastica di tre giorni.

Tornando ancora indietro nel tempo, mi viene in mente forse la più grande truffa della mia vita! A metà negli anni ‘90 venne inaugurato a Siracusa un Santuario dedicato alla Madonna delle Lacrime. Una costruzione d’impronta anni ‘70, nata con 20 anni di ritardo rispetto a quella che, probabilmente, fu la sua progettazione. Per quell’occasione (ma forse c’era dell’altro che non ricordo) Papa Wojtyla venne in città e tutte le scuole elementari vennero coinvolte in una sorta di competizione: si doveva proporre uno scritto, un disegno o una poesia e i vincitori sarebbero stati pubblicati su un libro da consegnare proprio al Giovanni Paolo II.

Scrissi una poesia ma, non contenta, desideravo anche realizzare un disegno. Le mie limitate doti artistiche mi portano a coinvolgere mia madre la quale, con molta pazienza, disegnò la Madonna con un rosario tra le mani, il Santuario e qualche altra cosa che non ricordo. Io mi preoccupai solamente di colorare il tutto.

Dopo qualche settimana le maestre mi informarono che il mio nome sarebbe apparso tra le pagine del libro destinato al Pontefice e pensai “però sono brava con le poesie”, naturalmente si riferivano al MIO disegno dedicato al nuovo santuario.

La verità è che non ho velleità artistiche, non so disegnare, dipingere o cantare, sarà per questo che all’accademia di moda prendevo sempre il massimo dei voti quando c’era da studiare e, invece, il minimo indispensabile nelle materie pratiche?

In ogni caso ho imparato dai miei errori, oggi non mi spaccio più per Caravaggio o Adele, non mi dipingo neppure le unghie da sola e non canto neanche sotto la doccia, non si sa mai!

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