“Brucerai all’inferno” grazie un bacio anche a te

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Qualche giorno fa mia madre ha incontrato un mio ex fidanzato. Con lui sono stata pessima, la peggiore, un mostro. 

Siamo stati insieme un annetto a fasi alterne, perché in realtà ci lasciavamo continuamente. Non stavamo bene insieme, non avevamo nulla in comune: abitudini, amici, stile di vita, hobby, passioni.

Lui era un persona molto buona, troppo buona, eccessivamente presente e servizievole. Non amava cenare fuori, gli piaceva la musica italiana (ma tipo Biagio Antonacci, non i Baustelle), aveva dei gusti in generale molto semplici riguardo abbigliamento, cibo, film e addirittura c’erano delle cose che prima di stare con me non aveva mai fatto (tipo assaggiare il sushi). Non passava un giorno che non ricevessi complimenti, attenzioni, favori, regali, inviti a cena e tu starai pensando “beh fantastico”, ma non è così. Non riuscivo ad avere mai un attimo per me, un po’ di respiro per vedere le amiche, per poter stare da sola, per cenare con la mia famiglia: ero ostaggio delle sue attenzioni!

Al mio ennesimo tentativo di chiudere questa relazione è seguita una supplica da parte sua: “facciamo l’ultimo tentativo, andiamo in vacanza”. 

Questa situazione mi ha messa davvero in crisi perché nel frattempo (è sbagliato lo so, vi ho detto che sono stata pessima) avevo iniziato a sentire un’altra persona. Una catastrofe sentimentale dopo l’altra, un tamponamento a catena di sentimenti e rapporti interpersonali causati esclusivamente da me. 

Quei 5 giorni di vacanza furono un dis-a-stro! Non facevo altro che pensare “se solo non fossi qui con lui, ma con qualcuno veramente adatto a me”. Sentivo di nascosto l’altro (troppo più giovane di me e inconsapevole dei casini che stavo montando), mi annoiavo a morte e non vedevo l’ora di tornare a casa. Rientrata in aeroporto a Catania si è verificato l’inevitabile patatrac! La mia relazione e lo spin off più giovane si sono incontrati, questo perché agli arrivi abbiamo trovato questa bella sorpresa: “ciao sono venuto a prenderti”.

Ma cosa sei pazzo? Ma ti sembro Julia Roberts e tu Hugh Grant?

Insomma la storia con il fidanzato troppo buono e troppo presente finalmente era finita, con buona pace di suo padre che mi ha urlato in aeroporto FAI SCHIFO!

Nessuno mi ha parlato mai più di questo mio ex, ammetto che passasse facilmente inosservato, fatta eccezione per una foto su Facebook sulla quale qualcuno taggó, mesi dopo, sia me che lui. Tra amici si sa un commento tira l’altro e alla fine sotto quel post abbiamo parlato tutti tantissimo, ma mai nulla di troppo personale, si trattava appunto di una foto di gruppo scattata durante una festa di laurea. Qualche giorno dopo ho ricevuto un messaggio social dalla sua fidanzata, oggi credo sia sua moglie, che recitava così:

“Brucerai all’inferno insieme alle tue amiche!”

Ok. Magari non in quella specifica occasione, ma direi che in linea di massima me lo sono meritato.

Quando si dice moglie e buoi dei paesi tuoi forse non ci si riferisce realmente alla posizione geografica, probabilmente si tratta di gusti e affinità, qualcosa che va ben oltre i regali e la totale devozione. Quella scintilla che scatta quando entrambi avete voglia di divertirvi, di fare una stupidaggine, di mangiare a notte fonda porcherie, di restare svegli per finire una serie tv, di ridere per delle stronzate.

Come quando a cena fuori, incinta di Vittoria, mi è uscito uno spaghetto dal naso perché Renni mi ha fatta ridere troppo, la cameriera si è spaventata perché pensava stessi morendo invece eravamo solo scemi insieme.

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