Carnevale | il trauma del vestito mai indossato

Io ho una vera e propria ossessione per le principesse Disney (tranne Pocahontas perché mi infastidiscono i suoi capelli). Adoro guardare i cartoni che le vedono protagoniste, mi piace che Vittoria sia affezionata ad alcune di loro e mi ha emozionata incontrarle a Disneyland Paris, come se avessi 7 anni!

Come e quando è nato questo amore?

Ha radici profonde, fondamenta costruite con rifiuti accumulati, strato su strato, nel corso della mia infanzia.

Posso vestirmi da Belle?

NO

Posso vestirmi da Jasmine?

NO

Posso vestirmi da Aurora?

NO

MA PERCHÉ SANTO IDDIO?

Solo una volta sono riuscita a elemosinare la loro pietà e convincerli che il vestito da Jasmine fosse una buona idea. 

Forse per via dei pantaloni? Comodità? Non saprei.

Ovviamente non siamo riusciti a trovarlo da nessuna parte visto che la mia opera di convincimento, iniziata a gennaio, ha preso i  miei genitori per sfinimento quando era ormai troppo tardi!

Questo post non è solamente un mio sfogo, sono qui per dirvi di far vestire i vostri figli come desiderano. La vostra originalità potrà far sorridere gli altri adulti, le maestre, i nonni forse, ma macchierà indelebilmente l’anima della creatura che state crescendo.

Tulipano, gattina, coccinella, coniglietto e persino lucciola (quella col sedere luminoso per intenderci), bellissimi eh chissà quanti complimenti da parte degli amici e dei parenti, ma io sogno ancora quei maledetti abito con il cerchio in fil di ferro!

Per convincere tutti i genitori che mi leggono del fatto che questa cocente delusione carnevalesca possa trasformarsi in un trauma, ho raccolto su Twitter una serie di agghiaccianti testimonianze. Per rispetto della privacy di tutte queste sfortunate persone ho rimosso nomi, nickname e avatar però insomma vi basterà cercarmi lì per scoprire che (purtroppo) è tutto vero!