I miei buoni propositi del 2015 e relativi chissene

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Io lo so che questa cosa dei buoni propositi si fa il primo giorno del nuovo anno, ma ero impegnata a godermi amici e fidanzato in giro per l’Italia. Si, ero troppo occupata a perdermi l’unica nevicata dopo tipo 80 anni nella mia città, ero impegnatissima ad ubriacarmi tra le vie di Roma lanciando per aria il mio nuovo iphone 6, pace all’anima sua.

Adesso che sono un po’ più libera, posso condividere con voi i miei buoni propositi per l’anno appena iniziato.

Vorrei leggere di più e passare meno tempo davanti al pc, aprire dei veri libri, quelli fatti di carta, in modo che possa fermare le pagine con il segnalibro fatto a mano che mi è stato regalato da mia sorella. Vorrei riuscire a mantenere quotidianamente i contatti con le persone alle quali voglio bene, un “come stai” o un semplice “buongiorno” possono valere veramente tanto in quest’epoca frenetica ed egoista che ci ha totalmente inghiottiti.

Mi piacerebbe riprendere l’alimentazione che seguivo prima delle vacanze e ricominciare a fare un po’ di sport, tornare a correre (che parolone) all’aria aperta e godermi le belle giornate che fortunatamente la mia città mi offre. Vorrei trovare un lavoro nella mia provincia, uno che mi costringa a parlare davvero con le persone, perché sono stanca di avere colleghi solamente virtuali, a volte mi piacerebbe poter salutare con una stretta di mano o due baci in guancia le persone con le quali collaboro.

Avrei voglia di viaggiare, nella mia vita ho visitato veramente pochissimi luoghi, per non gravare sui miei genitori da giovane e da adulta perché ero troppo presa dal mio shopping e non sono mai riuscita a mettere due soldi da parte. Mi sto impegnando ad essere meno paranoica e gestire con più dignità possibile la situazione social network/gelosia/fidanzato perché il suo bacio ogni mattina è decisamente più reale e soddisfacente di qualsiasi like o cuoricino.

Vorrei imparare a mettere da parte i rancori e lasciarmi scivolare addosso tutto quello che non mi sta bene, non mi convince o mi insospettisce. Desidererei abbandonare questa professione non retribuita da detective provato dalla vita, smetterla una volta per tutte di vedere del marcio dove non c’è e concentrarmi (quanto più possibile) sugli aspetti positivi di ogni situazione nella quale mi trovo coinvolta.

Il destino ci mette spesso a dura prova, ma noi possiamo provare ad andare contromano, prendere le redini di questo calesse e guidare la nostra vita nella giusta direzione. Lo so, sembra una frase da Baci Perugina o biscottino della fortuna, ma sono seriamente convinta che forza di volontà e autostima siano integratori vitaminici per la nostra quotidianità.

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